'Volevo essere un uomo'. Letture femministe
"La parola «femminista» non conosce mezze misure: la ami o la odi, la dici o la bruci".
L’altro giorno, prendendo in mano il nuovo libro di Vanessa Roghi, La Parola femminista, mi è capitato di riflettere a lungo su questa frase posta a introduzione del saggio. Un lavoro, questo di Vanessa Roghi, che ripercorre in maniera brillante la storia del femminismo accostandola alla vicenda personale dell’autrice e mescolando ricordi d’infanzia con testimonianze di donne di tutte le età, intellettuali, scrittrici, giornaliste, da Carla Lonzi a Elena Gianini Belotti fino a Michela Murgia o Jennifer Guerra.
La parola femminista abita in maniera diversa i nostri discorsi e occupa le discussioni di tutti i giorni, non solo quelle dell’Otto Marzo. Oggi, "femminismo" è un termine addirittura abusato, e su questo ci ha messo in guardia anche Jennifer Guerra nel suo Il femminismo non è un brand mostrando come dietro alla parola possano nascondersi spesso operazioni di pinkwashing piuttosto opache. Ma è proprio da qui che dobbiamo ripartire: comprendere bene il ruolo che diamo a questa parola non solo nel dibattitto culturale ma anche e soprattutto nelle nostre case.
C’è un breve saggio di Simone Weil, La forza delle parole, uscito proprio in questi mesi per l’editore Wudz (che ha inaugurato con questo libro la sua nuova collana “Attraverso lo specchio”) che riflette su quanto il linguaggio non possa mai essere neutro. Le parole possono essere una trappola ma possono aiutarci a comprendere meglio la realtà. Vanno sezionate, analizzate, smontate e rimontate, guardate da tutti i lati e fatte risuonare per comprenderne l’eco. Soprattutto quando raccontano temi così importanti per le nostre vite.
Che cosa significa oggi essere femministe e a che punto siamo nelle nostre battaglie femministe? Che cosa si nasconde dietro la parola femminismo nella nostra epoca?
Le parole hanno veramente una forza enorme, possono disegnare mondi, non soltanto descriverli. Ecco perché una riflessione che racconti gli sviluppi del femminismo è sempre necessaria. Le donne hanno percorso un lungo cammino ma la strada è ancora lunga. E la rivoluzione culturale, lungi dall’essere conclusa, è ancora in atto.
Per noi, la rivoluzione passa sempre e immancabilmente anche dalla parola scritta e dai libri. La parola 'femminismo' è fatta di voci che continuano a produrre discussioni incessanti su temi vecchi e nuovi, a generare battaglie che ad alcuni possono sembrare concluse ma che in realtà non lo sono affatto.
Le Streghe della scrittrice e giornalista franco-svizzera Mona Chollet tornano in libreria ripubblicate da Utet. In una storia che affonda le sue radici nella diffusione nel 1487 in Europa del Malleus Maleficarum, scritto dai due frati domenicani Jakob Sprenger e Henricus Institoris, e nella persecuzione violenta che ne nasce, Mona Chollet rintraccia infatti l'origine della condizione femminile attuale. Per tutto il Rinascimento, migliaia di donne vengono torturate e uccise. Oggi, ci ricorda l’autrice, «le streghe incarnano la donna libera da ogni limitazione, sono un ideale verso cui tendere. Le streghe ci indicano il cammino».
Un cammino che è ancora complesso e che a volte ci fa esclamare, come fa Lidia Ravera nel suo ultimo libro, Volevo essere un uomo. Anche l’autrice del celebre Porci con le ali, ammette che sarebbe stato più facile nascere uomini. Intrecciando costantemente narrazione personale e riflessione politica e dando vita a un racconto che da intimo si fa universale, Ravera firma una confessione che esplora il femminismo e le sue battaglie, sia vinte che ancora in corso.
Ecco altre proposte di quest’anno per la Giornata internazionale della Donna. Parole di cui dobbiamo fare tesoro e custodire con cura, per cercare quelle che più fanno al caso nostro e sopra cui vogliamo costruire il nostro femminismo.

La parola femminista: Una storia personale e politica
La parola «femminista» non conosce mezze misure: la ami o la odi, la dici o la bruci. E ancora dopo anni da quando è stata usata per la prima volta continua a evocare una grande varietà di significati, immagini e letture. Sembra arduo pensare a una definizione che ne comprenda le diverse sfumature e ne mostri l'evolversi nel tempo e nello spazio. Eppure, in questo saggio, Vanessa Roghi riesce a farlo in modo brillante. Unendo la propria storia a quella con la S maiuscola, l'autrice ricorda il femminismo in cui era immersa da bambina, fatto di fiabe senza principesse e riunioni del collettivo di cui faceva parte la madre, e quello vissuto da giovane donna, tra manifestazioni in piazza, diari Smemoranda e musica pop inglese.
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Streghe: Storie di donne indomabili dai roghi medievali a oggi
Nel 1487 si diffonde in Europa il Malleus Maleficarum: legittimato da una bolla di papa Innocenzo VII, il libro spiega come identificare e perseguitare le "malefiche" creature che «uccidono il bambino nel ventre della madre, tolgono la fertilità ai campi, stregano uomini, donne, animali; fanno soffrire, soffocare e morire vigne e piantagioni; e impediscono a quegli uomini di procreare, e alle donne di concepire».

Improvvisazioni funk: Un dialogo contemplativo
In queste Improvvisazioni funk, due delle più importanti voci della cultura radicale nera conversano faccia a faccia, nella stessa stanza, sui temi della maschilità, dei rapporti di genere nei movimenti politici, della psicanalisi, del desiderio, della malattia e della morte. Non è un esercizio minore: è il più alto tentativo di produrre un sapere utile, realmente trasformativo. A
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Volevo essere un uomo
«Per piú di duemila anni l'invidia verso le donne è stata negata. Peggio: è stata trasformata in svalutazione e le ha spinte ai margini, le ha sminuite, ostracizzate dalle stanze del potere, ridotte a funzioni della propria prosperità, del proprio godimento, le ha calunniate, le ha trattate da inferiori. Le ha bruciate sul rogo come streghe o internate nei manicomi come pazze. Mossi dall'invidia, per una diversità che non potevano dominare, si sono vendicati, gli uomini. E tu vuoi essere uno di loro?»

Il piacere sovversivo: Breve storia della masturbazione
La masturbazione è un piacere sovversivo, considerata per secoli una pratica immorale e nociva, da controllare e reprimere. Espressione pericolosa dell'immaginazione che sfugge al controllo sociale, l'autoerotismo è sempre stato temuto per la sua segretezza e la sua dimensione solitaria. Dagli anelli uretrali e le cinture di castità fino ai vibratori, Alessia Dulbecco ripercorre la storia della masturbazione maschile e femminile, approfondendo le ragioni del terrore diffuso nei suoi confronti, alimentato da medici, educatori e pedagoghi.
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Musicarpia: Guida femminista per una musica sovversiva e collettiva
Cosa significa ascoltare, produrre e interpretare una musica femminista e collettiva? Considerando che le nostre vite sono di continuo accompagnate da colonne sonore, com'è possibile che la musica non sia ritenuta socialmente rilevante? Questo saggio ci spinge a riflettere su un'idea di musica che non poggi esclusivamente sulle scelte individuali, ma che parta da un ripensamento radicale delle regole del gioco.
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Perché il patriarcato persiste
Nonostante decenni di attivismo sulle disuguaglianze di genere e sull’uguaglianza dei diritti, perché la discriminazione rimane endogena al sistema sociale e politico? Cos’è che rende il patriarcato così resiliente e resistente al cambiamento? Senza dubbio uno dei fattori che lo tengono in piedi è il fatto che alcune persone traggono beneficio dai vantaggi iniqui che il patriarcato conferisce loro. Ma basta questo a spiegarne l’ostinata persistenza?
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Femminismo per donne: L'unica strada per la liberazione
C’è una guerra contro le donne che infuria dall’inizio dei tempi. Questo libro, contro gli odierni miti femministi progressisti e neoliberali, riporta il focus sul vero femminismo, l’unico possibile:quello che sfida il sistema di dominazione maschile. Un orgoglioso movimento sociale che punta alla liberazione delle donne dalla supremazia maschile, identificando le donne come classe sessuale oppressa dagli uomini. Il movimento femminista lotta per rovesciare il patriarcato, raggiugere l’uguaglianza e liberare le donne dall’oppressione e dall’implacabile assalto della violenza e dei privilegi maschili.
Visualizza eBookRosa Carnevale, giornalista. Si occupa di arte, fotografia e libri. Ha collaborato, tra gli altri, con Artribune, L’Officiel, Rolling Stone Magazine, Lampoon, Marie Claire e Grazia. Per la casa editrice Contrasto è redattrice e consulente di progetti editoriali.