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Come scrivere un finale: gli esempi dei grandi autori

Di Kobo Writing Life • febbraio 06, 2025Il business della scrittura

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Quante volte abbiamo chiuso un libro che ci aveva catturati e siamo rimasti quasi senza fiato, immobili a pensare a quello che avevamo letto nelle ultime righe? Questo è il potere dei buoni finali. Non necessariamente devono stupirci con effetti speciali e farci riconsiderare ogni parola letta fino a quel momento, ma possono anche farci provare un senso di compiutezza, o di sorpresa per la bellezza di ciò che abbiamo appena finito. Di solito, poi arriva anche la nostalgia per i personaggi. Ma come scrivere un finale memorabile?

Lo abbiamo chiesto (metaforicamente) ad alcuni grandi autori, per darti dei consigli utili per la tua storia. Qual è il tuo finale preferito di ogni tempo?

Scrivere il finale: la parte più importante della storia?

Di un discorso, ricordiamo l’inizio e la fine.
Con un libro, può accadere lo stesso, e per questo scrivere il finale della storia è una delle sfide più complesse per ogni autore. Un finale ben costruito non è solo la conclusione del racconto, ma rimane nella testa del lettore dopo aver rimesso il volume sullo scaffale.
Il profumo di una persona che ha appena lasciato la stanza.

I grandi autori sanno che un finale efficace può elevare l’intera opera, dando un senso di chiusura o, al contrario, lasciando spazio alla riflessione. Ma come creare un finale che sia soddisfacente, memorabile e coerente con la tua storia? In questo articolo esploreremo diverse tipologie di finali, accompagnati da esempi di maestri della narrativa, per guidarti nella creazione della conclusione perfetta per il tuo libro.

Il finale rappresenta il culmine della tua storia, dove tutte le trame e i conflitti trovano una risoluzione o una trasformazione, e per questo deve essere coerente con la storia e i personaggi. Questo significa che ogni scelta narrativa deve riflettere le esperienze e le evoluzioni vissute dai protagonisti, evitando conclusioni forzate o incoerenti. Inoltre, il finale deve rispettare le promesse fatte al lettore durante il suo viaggio.

Ogni elemento introdotto nella trama deve trovare una sua giusta collocazione nella conclusione, permettendo al lettore di sentirsi soddisfatto. Se il nostro protagonista ha desiderato per tutto il viaggio tornare nel suo paesino di campagna, fargli aprire un locale all’ultima moda a Manhattan nelle ultime dieci pagine potrebbe non essere la migliore delle idee. 

Un altro aspetto cruciale è che un buon finale deve lasciare un’impressione duratura. Deve essere capace di evocare emozioni forti e indurre il lettore a riflettere su quanto ha appena letto.

Che si tratti di gioia, tristezza o ambiguità, l'emozione deve rispecchiare l'intensità del viaggio narrativo. Scrivere un finale memorabile significa farlo rimanere impresso nella mente del lettore, invitandolo a riconsiderare la storia anche dopo aver chiuso il libro.

Tipologie di finali e i grandi autori che li hanno resi celebri

Quanti finali ci sono tra cui scegliere? 

Tantissimi. Vediamo insieme una breve carrellata - e se ti va, consigliaci anche tu i tuoi libri preferiti per ogni finale.

Allerta spoiler!

Il finale chiuso

Un finale chiuso risolve tutte le questioni della trama, offrendo una conclusione chiara e univoca. Nessun dubbio importante deve essere lasciato senza risposta, e la risoluzione deve essere coerente con la trama.

Questa tipologia è spesso utilizzata nei classici, ma anche nei gialli, nei fantasy e nei romance, generi in cui il lettore si aspetta una risposta a tutte le domande sollevate durante la storia. Un esempio emblematico è Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie, che offre un finale chiaro e sorprendente, in cui l’identità dell’assassino viene svelata, chiudendo la trama con maestria.

O, se vogliamo restare in tempi più moderni, statisticamente in questa categoria rientrano la maggioranza dei romanzi stand-alone, da Le vite nascoste dei colori di Laura Imai Messina a Tomorrow, tomorrow and tomorrow di Gabrielle Zevin. E anche moltissimi titoli del genere romance!

Il finale aperto

Al contrario, un finale aperto lascia alcune domande irrisolte, permettendo al lettore di immaginare cosa accadrà dopo e lasciando vagare l’immaginazione sui dubbi lasciati in sospeso.

Questa tecnica è perfetta quando trattiamo storie dai tratti sfumati, che vogliono esplorare temi complessi o che hanno al loro interno delle situazioni ambigue.

Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald rappresenta un esempio perfetto: il romanzo lascia il lettore con una sensazione di malinconia e interrogativi sul futuro dei personaggi.

Un consiglio utile per scrivere un finale aperto è assicurarsi che non sembri incompleto; è importante offrire al lettore abbastanza indizi per interpretare la conclusione in modi diversi, senza dare l’impressione che il romanzo finisca in modo brusco perché non si sapeva come chiudere l’ultimo capitolo.

Il finale a sorpresa

Questo è un tipo di conclusione che o si ama o si odia, senza vie di mezzo

Il finale a sorpresa ribalta le aspettative del lettore, rivelando una verità nascosta o un colpo di scena inaspettato. Funziona particolarmente bene nei thriller e nei racconti brevi: abbiamo già citato Sentinella di Brown, di cui non vi faremo spoiler, ma possiamo anche aggiungere Il suggeritore di Carrisi. Può essere adatto anche ad altri generi? Certo: basti pensare a Espiazione di  McEwan.

Per rendere credibile un finale a sorpresa, è prassi seminare indizi lungo la narrazione, apparentemente invisibili, ma che appariranno evidenti al lettore solo dopo aver finito il libro (o a una seconda lettura).

Il finale circolare

In un finale circolare, la storia termina riprendendo l’inizio, creando un senso di armonia o inevitabilità. Dal punto di vista metaforico, spesso è utilizzato per trattare temi ricorrenti o riflessioni sulla natura ciclica della vita.

Ad esempio, per Il giovane Holden J.D. Salinger utilizza un finale che riflette il tono del capitolo iniziale, lasciando il lettore con una sensazione di nostalgia. È importante assicurarsi che l’elemento ripreso abbia una nuova prospettiva o significato per il lettore; altrimenti, potrebbe risultare ridondante. 

Il finale simbolico

Infine, abbiamo il finale simbolico, che non si concentra sugli eventi concreti ma sul loro significato, che può essere interpretato in vari modi.

Questa tipologia invita il lettore a riflettere su temi universali e sulle implicazioni della storia che ha appena terminato. Ad esempio, La metamorfosi di Franz Kafka si conclude con un’immagine evocativa che permette alla mente del lettore di trovare più interpretazioni. In questo caso, i simboli e le immagini particolarmente evocative sono di grande aiuto.

Alcuni consigli per scrivere un finale efficace

Il primo consiglio è di pianificare il finale fin dall’inizio, step fondamentale per costruire una trama coerente e ben direzionata. Anche se molti autori amano scoprire la storia strada facendo, lasciando libertà ai personaggi (qualcuno ha detto Stephen King?), avere un’idea chiara del finale ti aiuterà a mantenere coerenza narrativa lungo tutto il racconto.

Connettere il finale al tema principale della tua opera è altrettanto importante; chiediti quale messaggio vuoi lasciare al lettore e come questo possa riflettersi nella conclusione.

Una trama, per essere interessante, deve essere credibile - da non confondere con il concetto di realistico. Se all’inizio della storia determino che le macchine possono volare e mantengo questo assunto fino alla fine, va benissimo; se scopriamo che l’assassina del marchese è una bambina di sei mesi, o siamo nei Simpson o forse qualcosa non va.

Lo stesso vale per i colpi di scena: sorprendere va bene, ma evita soluzioni forzate o deus ex machina che farebbero perdere mordente alla narrazione.

Inoltre, non allungare troppo quando arrivi alla fine: concludi la storia quando tutte le domande principali hanno una risposta (o quando hai deciso quali lasciare aperte). Un finale prolisso rischia di rovinare anche il romanzo più piacevole del mondo.

Infine, rileggere più volte - e farlo leggere ad amici o beta reader - può rivelarsi prezioso: i feedback ti aiuteranno a capire se la conclusione è efficace o se c’è qualche buco di trama di cui non ti eri accorto.

Qualsiasi finale tu scelga, ricorda sempre di rispettare le promesse fatte al lettore e a te stesso. E soprattutto… divertiti!

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